www.calabria.org.uk                       Codex Purpureus Rossanensis-Tav.5

 

 

La resurrezione di Lazzaro

 

Passo biblico:
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero:" Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?" Allora mondò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una boccia d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con tappeti, già pronta; la preparate per noi". I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
Venuta la sera, egli giunse con i dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà " Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". Ed egli disse loro: "Uno dei dodici, colui che intinge con me nel piatto". "
Ultima cena e la lavanda dei piedi"
(Marco XIV, 12-20)

Si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: " Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non capisci, ma lo capirai dopo". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi".
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi, riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri".
(Giovanni XIII, 4-15)

Commento:
Alcune figure ricorrono in più miniature: anzitutto quella del Cristo. E' rappresentato con tunica lunga, turchino-violacea manicata e con "imation" che lascia libero il braccio destro; ai piedi ha i sandali, intorno al capo un grosso nimbo crocigero. Ha barba e capelli non artificiosamente posti, e che non cadono dalla sommità del capo sulla fronte come vediamo poi nell'arte bizantina. Tra gli Apostoli sono riconoscibili: Giovanni, Pietro, Andrea e Giuda. Il primo è rappresentato erroneamente vecchio, barbuto e calvo. L'Evangelista era giovane mentre viveva Gesù anche tale dovrebbe essere rappresentato. Il miniatore può aver avuto presente Giovanni rappresentato vecchio quando scriveva il Vangelo.
Pietro, chiaramente identificabile per la scena della lavanda dei piedi, si riconosce facilmente anche nelle altre scene.
Andrea ha capelli bianchi e crespi: è il terzo nella funzione della cena.
Giuda è rappresentato giovane e imbelle, come di consueto nell'arte cristiana primitiva.
Al disotto delle singole scene sono rappresentati i Profeti, a mezzo busto, con aureola, salvo David e Salomone che si distinguono per la corona reale. Essi indicano con la mano destra il verificarsi delle loro profezie, le quali sono scritte sui rotoli svolti che coprono la parte inferiore dei loro corpi. Le scene con le didascalie, (le quali indicano il soggetto o riportano parole pronunziate da qualche personaggio) e le figure dei profeti con passi delle loro profezie, segnano, come è stato rilevato, una prima bozza della concordanza tra il Vecchio e il Nuovo Testamento.

 

 

 

 

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