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ACQUAPPESA

Resti di case con qualche tomba venuta alla luce in località Manco, nel 1948, e una tomba scoperta da Pasquale Mollo in un'altura di fronte allo Scoglio della Regina, fanno pensare ad insediamenti umani già al IV-III secolo a. C. da queste parti.

I reperti archeologici (bronzetti ellenistici e latini raffiguranti Heracles, torello, cane ecc.) sono visibili al Museo Nazionale di Reggio Calabria e presso lo stesso municipio di Acquappesa. La sua vita feudale è accomunata a quella di Guardia sotto la cui baronia fu posta dal 1496 fino al 1806. Con decreto dell' 8 febbraio 1836 diventava comune autonomo con l'annessa frazione di Intavolata. Tuttavia nel 1927 veniva ancora aggregata a Guardia Piemontese e riacquistava la sua autonomia solo nel 1945. Il suo nome potrebbe essere derivato dal latino acqua pensa, ossia acqua pregiata.

La chiesa di Santa Maria del Rifugio è la parrocchiale, quasi interamente rifatta nel 1876 per interessamento di mons. Giuseppe Guarnieri, cameriere segreto (cubicularius) di papa Leone XIII. Ha una doppia cella campanaria quadrilatera. All'interno, è custodito un pregevole ostensorio argenteo con base rossiccia cesellata e decorata in stile barocco; il nodo reca un rilievo figurato. L'opera proviene da bottega orafa meridionale del sec. XVIII, mentre calice, turibolo, navetta e secchiello sono opera di argentieri napoletani del '700. Il coro ligneo è frutto dell'arte di Giovanni Lattari da Fuscaldo. L'organo del 1832 è opera di Domenico Roppi. Sulla volta, mediocri affreschi di ignoti pittori ottocenteschi meridionali: Eterno Padre, Incoronazione della Vergine, Cenacolo, Re Salomone in trono. Tre le statue lignee di un certo interesse: Santa Teresa, opera di Battista Santoro del 1849, San Giuseppe (1895) e San Giovanni Battista (sec. XIX) di ignoti scultori meridionali.

Nella frazione Intavolata, oltre al palazzo De Seta con il suo bel portale nella cui parte centrale è un baco da seta, chiesa di Santa Teresa con interessante facciata e vetrata dipinta da Cesare Baccelli.

Molto rinomate sono le TERME LUIGIANE che devono il nome a Luigi di Borbone conte d'Aquila che ebbe particolari attenzioni per queste acque.

Tratto da "L.Bilotto" - Itinerari culturali della provincia di Cosenza

 

DE SETA E., Le Terme di Acquappesa e di Guardia Piemontese in provincia di Cosenza, Roma, 1904;

DE PASQUALE A., Acquappesa: storia ed immagini, Cosenza, Tip. De Rose, 1977;

MOLLO P., Anche un po' della nostra storia, Paola, Gnisci, s.d.

 

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