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ZUMPANO

Il paese si raggiunge dopo circa Km 13. Di primaria importanza la parrocchiale dedicata a San Giorgio. Di origine medievale, presenta tre navate con robusti pilastri che sorreggono arcate a tutto sesto e si richiama in parecchi motivi alla Cattedrale di Cosenza; le finestre e le feritoie sono del XV secolo. La torre campanaria, isolata, a pianta quadrata, è addossata ad antiche strutture murarie disposte ad arcate. L'abside mantiene ancora qualche elemento gotico. L'interno è trinavato, con arcate divisorie a tutto sesto sorrette da pilastri in tufo del sec. XV. Tra i lavori d'intaglio in legno del XVII e XVIII secolo, è in bell'evidenza un soffitto del 1577.

L'opera più significativa ed importante è senz'altro il trittico di Bartolomeo Vivarini, racchiuso in un sontuoso fastigio ligneo secentesco intagliato e dorato, con colonne, cornice e cimasa lavorate, eseguito nel 1480, che raffigura San Giorgio, San Benedetto e la Madonna col Bambino. La critica moderna sostiene che uno dei santi non sia San Benedetto bensì Agostino d'Ippona.

La Di Dario, intravedendo anche nell'edificio una derivazione agostiniana, propende per quest'ultima soluzione ritenendo che: l’opera è considerata gemella) il pittore sembra placare la sua visione plastica di "desperado" squarcionesco e ammorbidire la dura materia pittorica di un tempo lasciandosi andare, nella Madonna col Bambino, a quelle ricerche di estenuata bellezza formale che erano già iniziate nel gruppo di Madonne di Strasburgo, di Westminster, di Londra e raggiungeranno il culmine, sotto l'ascendente di Giovanni Bellini, nella Madonna col Bambino di Washinton, di San Giovanni in Bragora e di Almenno San Bartolomeo" (1). L'opera è iscritta e datata: "Opus factum Venetiis per Bartholomeum Vivarinum de Murano, a. 1480".

Si ignora il committente di questo dipinto intorno al quale peraltro è legata una leggenda popolare, ma è sicuro che rappresenta un avvenimento di portata eccezionale, considerate le modeste condizioni economiche e socio-politiche della comunità locale del tempo. Nell'arco santo è posto un bel crocifisso ligneo cinquecentesco. Inoltre, croce argentea con tortiglione del '600 e pulpito ligneo del 1577 riccamente intagliato con sei figure di santi a rilievo e una statuina equestre sul fronte.

Tratto da L.Bilotto - Itinerari della provincia di CS

 

(1) DI DARIO M. P., Itinerario Aragonese, in "Itinerari cit." pag. 226.

Inoltre, FRANGIPANE A., Un ignorato polittico di B. Vivarini, in "Brutium" n. 7, 1927;

MARTELLI, G., La chiesa di San Giorgio a Zumpano, in "Calabria Nobilissima" anno V (1951), n. 14, pp. 49-56.

 
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