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VACCARIZZO ALBANESE

Si dice che il nome sia dovuto al gran numero di mucche che l'emiro di Palermo Al-Qasim, fece macellare nella primavera del 977 proprio in quei luoghi. Quando vi si insediò un gruppo di Albanesi in fuga dalla madre patria, era un piccolo borgo dei Sanseverino di Bisignano.

La chiesa parrocchiale è dedicata alla Madonna di Costantinopoli. All'interno, tele della Madonna del Rosario di fine '700 - inizi '800 e dei Misteri ('800). Numerose le statue lignee: Sant'Antonio da Padova ('700), San Vincenzo Ferreri ('800), Santa Lucia ('900), San Francesco di Paola ('800), Assunta ('700), Madonna di Costantinopoli ('800), Immacolata ('700). Inoltre crocifissi lignei del 700 e dell'800, e tre busti reliquiari: San Giuseppe col Bambino ('700), San Gaetano col Bambino ('700), San Pasquale ('700).

La notte precedente alla festa dell'Ascensione, le donne di Vaccarizzo scendevano alla spiaggia di Schiavonea e all'alba si gettavano in acqua. Poi si recavano nella chiesa dedicata all'omonima Madonna per pregare.