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FRANCAVILLA MARITTIMA

Viene fatta edificare nel sec. XVI dai Sanseverino di Bisignano, quasi sicuramente sul sostrato di un centro preesistente, dalle origini molto antiche. Si trattò forse di una ricostruzione sui resti della città denominata Lagaria, già nota a Plinio il Vecchio e a Strabone. Anche se l’ipotesi non è suffragata da prove inconfutabili, è fuor di dubbio che la località venne abitata già in epoca preistorica e protostorica, oltre che nellantichità classica. Ne fanno fede i numerosi reperti venuti alla luce in alcune località. Le sue vicende feudali, dopo l’annessione al vastissimo stato del principe di Bisignano, furono legate esclusivamente ai Serra, duchi di Cassano, che vi ebbero giurisdizione ininterrottamente fino al 1806.

La parrocchiale, dedicata all’Annunziata, è una costruzione ecclettica costruita da maestranze locali. All’interno sono custodite delle statue processionali. Degno di nota è il palazzo della Piana, appartenuto ai principi Pignatelli di Strongoli.

Ma a Francavilla, il visitatore è maggiormente attratto dalle testimonianze ancor più antiche. Nella frazione Macchiabate, è emersa una necropoli ascrivibile ad un’epoca compresa tra la tarda età del Bronzo e la prima età del Ferro utilizzata fin dai tempi della Magna Grecia. Nella frazione Timpone della Motta, acropoli ellenica. E ancora - come riporta il Barillaro - <avanzi di stanziamento greco-arcaico, con resti di mura urbiche perimetrali a blocchi megalitici e con reliquie di Santuario e stipe votiva> reperti archeologici vari, fra cui un cospicuo contingente di caratteristiche hydriai e di altre ceramiche varie (migliaia di esemplari), splendidi bronzetti, una statuetta femminile di tipo dedalico, un torello di avorio (VII-VI sec. a.C.) e una tabella bronzea con iscrizione dedicatoria ad Athena da parte di Kleombrotos, atleta olimpico (epigrafe greco-arcaica retrograda della metà del sec. VI a.C.). Traduzione del testo della iscrizione: Kleombratos, avendo vinto in Olimpia una gara con (atleti) pari per altezza e corporatura, dedicò (questa) edicola ad Athena, secondo il voto fatto di (offrirle) la decima dei premi;. Altri reperti sono stati rinvenuti nelle frazioni denominate: Sferracavallo, Pietro Catania, Timponate, Saladino.

Il paese si vuole abbia registrato la presenza d’Epeo di Focea, costruttore del cavallo di Troia, anzi secondo alcuni fu proprio lui, condannato a vagare senza meta come gran parte dei protagonisti della mitica guerra, ad essere costretto da Atena a fermarsi da queste parti e a costruire un tempio. Fondò così Lagarla ed eresse un edificio sacro alla divinità nel quale conservò gli arnesi da falegname utilizzati per la costruzione del celebre cavallo.

Tratto da "L.Bilotto" - Itinerari culturali della provincia di Cosenza

 

D’IPPOLITO G., Francavilla Marittima, scoperte archeologiche fortuite, Roma, Bardi, 1936;

FOTI G.- ZANCONI MONTUORO P., Scavi a Francavilla Marittima, in "Atti e memorie società Magna Grecia" 1965-66.

 

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