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FIGLINE VEGLIATUROAnche questo paese è accomunato ai centri nati o incrementati dalla invasioni saracene del X secolo che affliggendo Cosenza in maniera violenta, provocò l’esodo dei suoi abitanti verso le colline a ridosso della città. La chiesa di San Giovanni Battista, è una bella costruzione cinquecentesca. L’interno, mononavato, mantiene ancora le sue linee rinascimentali con l’arco trionfale in pietra d’Altilia; anche l’altare è dello stesso materiale abilmente lavorato con raffigurazioni a bassorilievo di stemmi, santi e profeti. Numerose le statue tra le quali primeggiano: busto ligneo di San Giuseppe (sec. XIX), San Nicola (cartapesta del sec. XX), Sacro Cuore (sec. XX), Madonna del Rosario (legno e raso, del sec. XIX), San Francesco di Paola (legno, sec. XX) San Giovanni Battista (cartapesta, sec. XIX-XX) in una ricca cornice d’altare, San Rocco (legno, sec. XIX). A Figline ebbe i natali Tommaso Aceti, storico annotatore del Barrio. La Grotta di Chianco, prima chiamata Glauco, si dice fosse il sepolcro dei giganti Marducco e Rubichello. Tratto da "L.Bilotto" - Itinerari culturali della provincia di Cosenza
ADAMO S., La strage dei Marsico e il 1848, Cosenza, MIT, 1985; MARRAZZO A., Figline Vegliaturo ieri e oggi, Cosenza, ed. Orizzonti Meridionali, 1995.
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