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CROPALATI

Di origini antichissime si vuole sia stata Kauropalates (o Kuropalatis, o Kouropalatis) che significa maresciallo di palazzo. E forse era proprio la sede prescelta per edificarvi questa importante struttura. Dopo un periodo di tempo in cui fece parte dello stato di Rossano, dal 1507 al 1600, venne assoggettata ai d’Aragona di Montalto; dal 1600 al 1617 ai Badolato che divennero marchesi di Cropalati. In quest’ultimo anno passò nuovamente alle dipendenze di Rossano fino al 1806.

Gli avanzi del castello feudale testimoniano quanto fosse importante la primitiva costruzione. La chiesa parrocchiale è dedicata all’Assunta. All’interno, altari del Sacro Cuore e di Sant’Antonio con altrettante statue lignee dei titolari del sec. XIX e polittico del 1572 su cui è effigiata la Madonna del Rosario circondata da piccoli dipinti dei Misteri. Inoltre, tele raffiguranti Santa Filomena e Sant’Alfonso, opere di Pasquale Carratelli del 1844 e del 1845; dipinto raffigurante l’Ascensione tra santi di ignoto del 700; fonte battesimale del sec. XIX; porticina di ciborio del 700; campane del 1871 e del 1824; sarcofago ligneo del 1894 di artista locale. Infine, tele di anonimi dell800 su cui sono effigiati la Deposizione e Gesy nell’orto.

Nella chiesa del Rosario, è custodito un Ecce Homo dipinto ad olio su tela da Pasquale Carratelli nel 1857 e una lastra del 1550.

Nel palazzo Spina, lastra di marmo con epigrafe greca del 400-500. Il beato Bernardino da Cropalati che qui ebbe i natali, fu confessore di San Francesco.

A circa un chilometro e mezzo dal Monte Cresta, ci una sorgente termale con soffioni d’acqua calda. Sotto la strada del Feliceto si nota un grosso masso e si crede sia stato staccato dal Monte Cresta dal diavolo per distruggere i terreni sottostanti. San Martino arrestò quel masso con la mano, ecco perché vi si vede ancora oggi l’impronta.

Tratto da "L.Bilotto" - Itinerari culturali della provincia di Cosenza